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 Assemblea di "Famiglia Feltrina"

Due anni densi di iniziative e di programmi da attuare a breve, ma anche un rinnovato profilo dell’associazione fondata nel 1958, sono emersi dall’assemblea sociale di Famiglia Feltrina, presieduta dall’avvocato Enrico Gaz, che si è svolta domenica 7 maggio, prima del conferimento del premio San Vittore e Corona.

Sono state ripercorse a ritroso le attività del sodalizio nel 2022, cominciando da “Un sentiero per Bianca” Intitolato in memoria di Bianca Zasio  inaugurato con soddisfazione il giorno precedente. Una collaborazione con il CAI che ha attratto oltre 200 partecipanti ed è stata un’occasione importante anche per farsi conoscere e progettare attività diversificate rispetto ai tradizionali  Interessi  storico culturali che vengono normalmente riconosciuti come l’identità di Famiglia Feltrina.

È cominciata con questa iniziativa la  nuova collaborazione fattiva con la Banda Citta’ di Feltre:  nel 2021 le era stato attribuito il premio Beato Bernardino  e prosegue subito con il concerto in onore di Gabriele Gabrielli individuato per il premio San Vittore e Corona come  promotore di molteplici attività tra le quali anche la ricostituzione della banda.

Un’ulteriore novità emersa è la digitalizzazione dei numeri della rivista El Campanon che permetteranno di recuperare 55 anni di riviste, che verranno caricate sul sito di Famiglia Feltrina. Fondamentale è stato Il supporto economico di Lattebusche che ha sponsorizzato questa iniziativa che verrà presto annunciata ufficialmente con la speranza di arrivare a mettere in rete anche tutte le pubblicazioni di Famiglia Feltrina per conservarle e divulgarle forse facilitati anche dalla loro dematerializzazione e digitalizzazione, pur ribadendo l’importanza di mantenere un archivio cartaceo, adeguatamente organizzato secondo criteri archivistici, per livello  di consultazione.

Emerge la necessità di sistemare l’archivio con la memoria storica del sodalizio che nell’estate 2022  ha trasferito la sua sede a Palazzo Borgasio,  ma è stata impedita la sistemazione a causa della chiusura invernale del palazzo stesso.

Sarebbe importante anche ricostruire l’albo d’oro dei vari premi attribuiti nel tempo.

Da qualche mese il sito  viene aggiornato regolarmente ed arricchito e si è aperta una pagina Facebook nuova che ha già un certo riscontro con circa 7000 contatti.

È stata spedita ai Soci  anche una newsletter sperimentale, un buon stratagemma per informare e tenere i contatti sia tra i soci vicini che quelli lontani che possono così rimanere informati puntualmente sulle attività dell’Associazione. Il Consiglio di Presidenza definirà il nome ed il formato della newsletter.

Infine una seria riflessione è stata attuata sulla Identità che deve avere oggi Famiglia Feltrina anche per stare al passo con i tempi e rispondere alle nuove esigenze, per cercare di rimediare a quella grave crisi che la società bellunese sta affrontando: emerge la necessità di cercare di fare rete con altre associazioni territoriali e mettersi a servizio della città.  

Il Presidente, ripercorrendo gli eventi del 2022, ricorda una grave perdita: alla fine dell’anno è venuto a mancare Gianmario Dal Molin, che è molto identificato dalla comunità come anima di Famiglia Feltrina e la cui memoria merita di essere onorata al meglio.

Si propone di dedicargli il numero  della rivista di dicembre che potrebbe raccogliere gli atti del convegno che si terrà in città per conoscere la figura di Antonio Cambruzzi, al quale il Comune sta dedicando ricerche ed un convegno per l’anniversario della nascita.  

Vi è la preoccupazione, tuttavia, per la tempistica. Nel frattempo, potrebbe essere già importante arrivare a mettere a punto gli indici dell’opera del Cambruzzi, operazione già cominciata dalla Fenice.

Uno spazio rilevante nel 2022 hanno avuto gli interventi sulla sanità che vogliono essere l’inizio di una azione nuova per il sodalizio feltrino. Il Presidente  dice che dal territorio ci viene chiesto di agire e ci viene riconosciuta quell’imparzialità che potrebbe servire per diventare interlocutori terzi e propositivi che cerchino di affrontare il tema del taglio dei servizi e dello spopolamento della montagna.

Interviene anche il Presidente del CSV, che esprime preoccupazioni per le riforme del terzo settore, un’eccessiva burocrazia che schiaccia  il mondo del volontariato dal quale provenivano preziosi servizi.

È fondamentale riproporre la Carta  di Feltre in un momento così critico per la sanità di montagna: diversi soci intervengono per sostenere l’ottica di una aggregazione tra realtà di rilievo ora a livello locale e magari in prospettiva a livello provinciale perché senza trasversalità e coordinamento, senza far sistema, non è facile diventare interlocutori  con le istituzioni.

Concludendo il ricco riepilogo  si prende in considerazione il successo che ha avuto la borsa di studio Daniele Ferro per la quale la commissione ha individuato cinque possibili candidati ed ora passerà alla selezione.

Il tesoriere Mario Andreina illustra il bilancio che chiude pressoché a pareggio e viene approvato all’unanimità.