Consegnati i premi “autunnali” di Famiglia Feltrina per il 2024.
Dai suoi tre concittadini illustri del XV secolo l’associazione “Famiglia Feltrina“ assorbe insegnamenti e indicazioni per sottolineare l’appartenenza ad una comunità: ieri in una Sala degli Stemmi davvero gremita sono stati attribuiti i tradizionali riconoscimenti autunnali. Come ha spiegato il presidente del sodalizio nato negli anni cinquanta, l’avvocato Enrico Gaz “il Beato Bernardino, istituendo i Monti di Pietà ci mostra il valore della solidarietà, e cosi si va a premiare l'associazione “Tutti in campo”. Sull’esempio dell’eclettico Panfilo Castaldi, medico e stampatore, si riflette sull’importanza dell’innovare in campo lavorativo e il premio va a “Dentalstyle.”Infine, ma non per ultimo, il pedagogista Vittorino da Feltre spinge a sottolineare lo sforzo nell’ambito educativo: applausi per gli studenti che si sono diplomati con il massimo dei voti negli istituti della città, sono il punto di arrivo di una filiera che va dalle famiglie agli insegnanti, ma anche il punto di partenza per l’avvenire. La memoria è andata alla recente scomparsa del Dirigente Alessandro Bee che con la sua dedizione alla scuola aveva dato un grande contributo in questo settore. Riconoscimento anche in memoria del dottor Michele De Boni con la borsa di studio per un futuro laureato in Scienze infermieristiche. La festa che ricorda il senso di essere una comunità -autentico spirito di questo appuntamento- si è aperta con il saluto del sindaco di Feltre Viviana Fusaro, che ha sottolineato l’importanza delle realtà locali da valorizzare e premiare. Roberto Casagrande è stato chiamato a presentare l’associazione “Tutti in campo” nata nel 2003, sotto la presidenza di Gianni Faronato. In continuità con il Dipartimento di psichiatria, dapprima legata allo sport, ha lavorato contro l’isolamento, per il benessere degli utenti, e l’inclusione proponendo attività culturali, aprendo un bar a Pullir assieme all ULSS come centro di aggregazione. Nel 2016 è divenuta associazione gestita da 23 volontari, presso il campus, nell’ex ospedale psichiatrico: sotto la presidenza di Ada Ballardin, Carla Viale ed ora Loris Scopel (che ieri ha ritirato il Premio Beato Bernardino) offre un luogo di aggregazione e di occupazione terapeutica. È stata l’occasione per applaudire all’instancabile lavoro dei volontari perché, come emerso a più voci, e sottolineato l’avvocato Gaz “dove non arriva il servizio pubblico oggi arriva l’opera dei volontari, ma questo non diventi un alibi per le istituzioni per distrarsi da problematiche come quelle del disagio mentale in incremento in questo periodo”. La solidarietà sarebbe uno dei “doveri inderogabili” che sancisce l’articolo 2 della nostra Costituzione, fondata sul Lavoro. E il premio Feltre lavoro invece è andato alla lungimiranza di Tiziano Arboit e Luigi Vidotto fondatori di Dentalstyle. Andrea Zullian ne ha ricostruito l’avventura imprenditoriale iniziata nel 1981 da odontotecnici che lavoravano in maniera artigianale con i calchi modellati in cera. I progressi della tecnica, e il coraggio, l’hanno portata ad essere tra le prime realtà italiane che hanno acquistato attrezzature tecnologiche come software e stampanti 3D. Oggi da Bolzano a Trieste, nel Triveneto, si ricorre ai servizi di questo staff di 18 operatori ai quale si sono aggiunti come soci anche Marco Ruzzetta ed Enzo Fattore. È arrivato infine il momento degli studenti premiati assieme al Preside Ezio Busetto e al nuovo comandante dei Carabinieri della compagnia di Feltre, Andrea Caminiti, alla sua prima uscita ufficiale.
Un occhio di riguardo per l’impegno dei giovani motivati e talentuosi chiude la intensa mattinata: con il riconoscimento di Famiglia Feltrina si scopre anche che dal profondo sud si sceglie di venire a studiare Scienze infermieristiche proprio nella nostra città. È emerso grazie alla borsa di studio in memoria del dottor Michele De Boni, eccellente professionista dotato di una forte sensibilità di tipo sociale, che è andata a premiare Vincenzo Salemi, proveniente dalla palermitana Corleone: dapprima studente di scienze dell’educazione, sta ora affrontando Infermieristica con profitto per coniugare queste due passioni, e forse punterà all’ambito della salute mentale. Il giovane è stato premiato da Oriano Marin e Turrin, referenti della sede universitaria di Feltre, e dalla signora De Boni. Una decina gli studenti in sala brillantemente diplomati ad iniziare dal polo Negrelli, Colotti e Rizzarda: Valentina Scariot prosegue nello studio delle scienze biomolecolari all’Universita’; Anna Zago sta studiando per diventare commercialista; Elisa Monegat prosegue lo studio dell’Informatica all’Universita’; Marianna Squeri ora fa una esperienza di volontariato a livello europeo. Non presenti Emma Sacchet, Matteo Mantellato, Elia Sabadotto. La studentessa del liceo Scienze umane dell’istituto Canossiano, Martina Lucian, continua con Scienze della formazione. Per il liceo Dal Piaz, ritirano il premio i genitori di Antonio Valentino Benato e non possono essere presenti Stefano Baldovin, Agata Turra, Isabel Floris. Per listituto Dalla Lucia presenti Ines Bazzichetto che continua a studiare Tecnologie alimentari, Umberto Bacchin che ha scoperto la passione per la Storia contempranea e Martina Paniz che studia Agraria a Padova.
Sono attualmente una trentina gli studenti che frequentano Scienze infermieristiche provenienti da Corleone; per il passa parola hanno iniziato ad arrivare a Feltre dal 2010, attirati dal livello di questa facoltà universitaria. Per loro all’inizio è stato complicato trovare alloggio, ma ora sono inseriti e felici di vivere in questa città. Sono molto legati tra di loro, ma hanno saputo anche integrarsi facendo amicizia con i compagni di università. Qualcuno di loro vorrà tornare in Sicilia, mentre un gruppetto vorrebbe fermarsi perché con i tirocini sono entrati negli ospedali di Feltre e Belluno, e nelle case di riposo constatando che la sanità è ben funzionante: sarebbero attratti dall’idea di mettere radici nel bellunese.
Laura Cenni
Assegnati i premi “autunnali” di Famiglia Feltrina per il 2024: il “Beato Bernardino” all’associazione “Tutti in Campo”, il “Feltre & Lavoro” all’azienda Dentalstyle.
La cerimonia di consegna domenica 27 ottobre nella Sala degli Stemmi del Municipio. A seguire il tradizionale incontro con gli studenti.
Il consiglio direttivo di Famiglia Feltrina, riunitosi nei giorni scorsi, ha assegnato i premi “Beato Bernardino” e “Feltre & Lavoro” per il 2024. Le due realtà assegnatarie dei rispettivi riconoscimenti sono state individuate dai consiglieri presenti all’unanimità.
Per quanto riguarda il premio “Beato Bernardino” che, ricordiamo, vuole segnalare all’opinione pubblica e alla cittadinanza esempi di impegno disinteressato e dedizione a vantaggio di singole persone o della collettività, il consiglio direttivo di Famiglia Feltrina ha individuato l’associazione “Tutti in Campo” di Feltre.
Attiva nell’ambito del sostegno alle persone fragili, soprattutto in ambito psichico, e alle loro famiglie, nel corso degli anni l’associazione ha continuato a promuovere attività sportive, culturali, ludiche e laboratoriali, diventando un punto di riferimento per chi si trova ad affrontare situazioni di malattia o difficoltà spesso non semplici da gestire. Le carenze nel servizio sanitario e ospedaliero locale di questi ultimi anni hanno visto inoltre l’associazione “Tutti in Campo” protagonista attiva di una convinta e consapevole attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della cura delle persone con disagio psichico.
L’associazione e il suo operato saranno presentati al pubblico da Roberto Casagrande.
Il premio “Feltre & Lavoro”, assegnato a imprenditori che si siano distinti per lo sviluppo della propria azienda in termini di creazione di posti di lavoro, di innovazione o anche come vettore di conoscenza del territorio Feltrino, sarà invece appannaggio della ditta “Dentalstyle” di Feltre.
Nato nel 1981, il laboratorio odontotecnico Dentalstyle è oggi leader nel proprio settore. I tre soci attuali, Luigi Vidotto, Tiziano Arboit e Marco Ruzzetta, hanno fatto dell’investimento costante e dell’innovazione un approccio metodologico che ha portato il laboratorio ad occupare numerose persone e a porsi come punto di riferimento del comparto delle professioni odontoiatriche per l’intera realtà triveneta. Il profilo dell’azienda e dei suoi soci sarà illustrato al pubblico da Andrea Zuglian.
Entrambi i riconoscimenti saranno consegnati nel corso del tradizionale appuntamento d’autunno, che avrà luogo nella mattinata di domenica 27 ottobre nella Sala degli Stemmi del Municipio di Feltre, a partire dalle ore 10.
Chiuderà l’appuntamento, come di consueto, l’incontro con gli studenti; saranno premiati con un omaggio in libri gli allievi meritevoli che hanno concluso il percorso delle scuole superiori diplomandosi con il massimo dei voti.
“Ci accingiamo al nostro tradizionale incontro d’autunno in un momento di grande impegno e di profonda trasformazione della nostra associazione che, anche grazie all’adozione di supporti digitali e alla revisione dei propri strumenti comunicativi, punta a un legame sempre più stretto e diretto non soltanto con gli associati, ma con tutta la comunità feltrina”, sottolinea il presidente di Famiglia Feltrina Enrico Gaz. “Proprio in questa direzione, aggiunge l’avvocato Gaz, la scelta di attribuzione del premio “Beato Bernardino” all’associazione “Tutti in Campo” assume un significato di grande attenzione, con un intento costruttivo e di stimolo, nei confronti di una realtà, quella delle cure e della cura delle persone con fragilità psichiche, di particolare attualità ed emergenza nel nostro territorio.
La presenza degli studenti, a conclusione dell’incontro del prossimo 27 ottobre, termina il presidente di Famiglia Feltrina, vuole poi rimarcare ancora una volta il eassaggio di fiducia, apertura e impegno personale che il nostro sodalizio vuole affidare loro - oltre ogni difficoltà contingente - entro e fuori il nostro contesto territoriale”.
Escursione sul "Sentiero per Bianca"
Consegnato al Dott. Ernesto Riva il Premio Santi Vittore e Corona 2024
Con una cerimonia in Sala degli Stemmi, alla presenza del Sindaco di Feltre e di autorità civili e militari, il Presidente di Famiglia Feltrina ha consegnato al Dott. Ernesto Riva il Premio San Vittore e Corone 2024, con la seguente motivazione "Per l'efficace promozione della nostra vallata in molteplici campi di attività e di ricerca, valorizzandone i tesori naturalistici e le ricchezze storico-paesaggistiche e sostenendone uno sviluppo economico compatibile con la tutela ambientale.
Al termine della cerimonia, la Banda Città di Feltre ha offerto. in Piazza Maggiore, un concerto in onore del premiato.
Il premio San Vittore 2024 assegnato al Dott. Ernesto Riva
Nell'ultima riunione del Consiglio Direttivo, Famiglia Feltrina ha deliberato di assegnare il Prmio San Vittore 2024 al Dott. Ernesto Riva.
Con questo premio, Famiglia Feltrina vuole riconoscere l'opera del Dott. Riva, capace di dar vita ad una azienda, l'Unifarco, di enorme successo, capace di dare lavoro a oltre 500 dipendenti, senza mai perdere di vista la dimensione locale, che lo ha portato ad impegnarsi nel volontariato, con iniziative a favore del contrasto al disagio sociale, nella difesa dell'ambiente e a salvaguardia della cultura locale, come l'impegno per portare a Feltre la statua di Esculapio.
Pur non essendo feltrino di nascita, il Dott. Riva ha saputo dimostrare attenzione ed amore concreto per Feltre ed il suo territorio.
La cerimonia di consegna del premio avverrà domenica 19 Maggio alle 10.30, presso la Sala degli stemmi, in occasione dell'assemblea annuale di Famiglia Feltrina.
La figura del premiato sarà presentata da Pierluigi Svaluto Moreolo.
Bando borsa di studio in memoria di Daniele Ferro - Anno 2024 - III edizione
Anche per il 2024 verrà assegnata la borsa di studio dedicata alla memoria di Daniele Ferro.
La borsa è riservata a studenti in Scienze e Tecnologia, Ingegneria e Matematica delle università del Triveneto, in possesso dei seguenti requisiti:
1. essere residenti nel territorio della Unione Montana Feltrina
2. non avere compiuto 25 anni alla data della scadenza del bando
3. essere iscritti ad un corso di laurea triennale o magistrale;
4. essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie e della tassa regionale;
5. essere ammessi ad un programma di studio all’estero (Progetti Erasmus, scambi con università europee ed extra-europee, stage presso aziende Europee).
Presentato il progetto di digitalizzazione del "Campanon-Rivista Feltrina"
Nella sala del Museo Diocesano è stato presentato il progetto di digitalizzazione del "Campanon-Rivista Feltrina".
Si è così concluso il progetto di digitalizzazione della rivista che accompagna la vita della città dall'ormai lontano 1967 e l'intera raccolta, dai primi numeri dello storico "Campanon" fino a oggi, è accessibile sul sito, a disposizione di studiosi e curiosi.
Nella sua introduzione, Enrico Gaz, Presidente di Famiglia Feltrina, ha sottolineato come l'operazione, piuttosto impegnativa, rientri nella mission di Famiglia Feltrina di diffondere la cultura del Feltrino. Ha voluto sottolineare come, da sempre, Famiglia Feltrina si sia contraddistinta per la visione di una feltrinità non chiusa, ma aperta ed attrattiva. Ne è testimonianza il fatto che la rivista viene inviata, gratuitamente, a più di 200 biblioteche cittadine e organizzazioni culturali.
Nel ringraziare, in modo non formale, Lattebusche, che si è fatto carico, nell'ambito delle manifestazioni per i suoi 70 anni dalla fondazione, del costo economico dell'operazione, ha sottolineato come Lattebusche rappresenti un unicum ed un esempio, in quanto non solo rappresenta un presidio a difesa del territorio montano, ma riesce a invertire lo scivolamento verso valle dei servizi e delle attività della montagna, risultando attrattiva e capace di portare nella nostra provincia aziende ed attività della pianura.
Francesco Bortoli, Direttore Generale di Lattebusche ha sottolineato come il percorso di Famiglia Feltrina e Lattebusche si sia sviluppato in parallelo. Ha ricordato come il primo nucleo di allevatori che ha dato vita alla cooperativa fosse feltrino, sostenuto "da quel gran prete che è stato Don Giulio Gaio", anche se poi le vicende storiche hanno fatto sì che lo stabilimento fosse costruito a Busche. Ha, infine, sottolineato come da sempre Lattebusche sia stato attento nel conservare la memoria, sia celebrando gli anniversari aziendali, sia supportando numerose iniziative locali, in campo culturale e sportivo. Ha, infine, ringraziato Famiglia Feltrina per l'attenzione che ha sempre riservato a Lattebusche e ai suoi amministratori.
Tiziana Conte ha ripercorso la storia della rivista, a partire dall'editoriale del 1967, nel quale l'allora Presidente Giuseppe Riva, presentava la neonata rivista, affidandole il compito "di rendere sempre più ardente la fiamma dell'amore verso il nostro paese, più viva la riconoscenza verso la terra che ci ha dato i natali, più acceso e stretto il vincolo della fraternità, della solidarietà tra i feltrini tutti, ma in modo speciale fra quelli che costituiscono la Famiglia Feltrina."
Ha fatto notare come la rivista abbia accompagnato, in questi anni, la storia della Città e del suo territorio, attraverso le testimonianze di molti autori, che hanno collaborato con la rivista. Nel presentare il primo numero della rivista, ha evidenziato come il primo articolo riguardasse , paradossalmente, il restauro del teatro, argomento tuttora oggetto di discussione in città.
Matteo Melchiorre ha ricordato le diverse fasi della pubblicazione, nata come "quaderno" e poi solo successivamente evoluta in "rivista", connotate non solo da una grafica e denominazione diversa, passando da "el Campanon" a "Rivista Feltrina", ma anche da una "filosofia editoriale" differente, scandita dai Direttori che si sono succeduti. Da una prima fase, caratterizzata da articoli brevi, volti principalmente a dare un connotato di Feltre come "città", con una grande attenzione all'emigrazione, vista come storia di feltrini di successo all'estero ed allo sviluppo industriale della città, si è progressivamente passati ad un'attenzione al patrimonio prima archeologico, poi storico-artistico, per arrivare, nel 2014, ad una rivista indicizzata, che si poneva esplicitamente l'obiettivo di sostenere un progetto editoriale «volto a rendere [il periodico] sempre più rivista di cultura». Si intendeva «rischiare un po’ di più» anche
sui contenuti, per ottenere «un prodotto sempre più qualificato».
L'intenzione, ha ribadito Melchiorre, è quella di continuare, pur nelle difficoltà contingenti, per mantenere la rivista come "una voce discreta, meditata, aperta agli stimoli e ai contributi culturali. Un luogo, insomma, di incontro" .
Pierpaolo Faronato ha infine illustrato il nuovo sito di Famiglia Feltrina, finalizzato da un lato a mantenere un contatto con gli associati (anche attraverso una newsletter periodica), dall'altro a mantenere memoria delle attività fatte da Famiglia Feltrina, per evitare che, nel cambio di Presidenti, Consigli e sede quanto fatto venga disperso.
Col nuovo sito è possibile anche gestire le iscrizioni al sodalizio.
Infine, ha mostrato come accedere alle riviste digitalizzate.